Dal blog di David Weinberger, 13/01/2013. Post originale: AaronSwartz was not a hacker. He was a builder.. Traduzione di Silvia Franchini.
Di certo Aaron era un hacker leggendario e prodigioso nel senso di qualcuno capace di costruire qualsiasi cosa partendo da qualsiasi cosa. Ma non è questo che intendono i media quando lo definiscono “hacker”. Si riferiscono piuttosto al fatto che avesse scaricato milioni di articoli accademici da JSTOR e probabilmente anche che avesse reso disponibili milioni di pagine di documenti legali federali parte del progetto RECAP.
In nessuno di questi due casi si è trattato di “hacking” nel senso di forzare illegalmente un sistema rimuovendone i lucchetti tecnologici. Limitare la descrizione di Aaron – la sua vita così come sarà ricordata da quanti non hanno avuto modo di conoscerlo – a quella di un “hacker” non è che una comoda menzogna.
Come ben chiarisce Alex Stamox, non esistevano barriere tecnologiche , legali o contrattuali per impedire ad Aaron di scaricare tutti gli articoli che volesse da JSTOR, al di là dell'intrusione abusiva, ma anche questo è un fatto discutibile (lo sgabuzzino del MIT che avrebbe forzato per avere un miglior accesso alla rete interna in realtà era aperto). Scrive Alex:
«Aaron non operò un "hack" nel sito di JSTOR in nessuna delle accezioni del termine "hack". Aaron scrisse una manciata di script in Python che prima individuarono gli indirizzi web degli articoli da scaricare e poi utilizzarono CURL per scaricarli. Aaron non ricorse alla manomissione di parametri, non infranse alcun CAPTCHA, non fece nulla di più complicato che scrivere un semplice comando per scaricare i file, come quando facciamo clic sul tasto destro del mouse scegliendo “Salva come” nella finestra del browser».
Ovviamente non era questo che JSTOR aveva in mente, ma era comunque qualcosa che il suo contratto consentiva e che la sua tecnologia non impediva. Come ha scritto ieri Brewster Kahle:
«Quando ero al MIT, se qualcuno riusciva a scardinarne il sistema, magari scaricando qualche database per giocarci un po', poteva essere considerato un eroe, prendeva una laurea e creava un'azienda. Invece contro di lui hanno chiamato i poliziotti. La polizia. Il MIT ci proteggeva quando trasgredivamo il sistema tradizionale».
Per quanto riguarda poi RECAP, i materiali resi disponibili da Aaron erano già tutti di pubblico dominio.
Aaron non era un hacker, bensì qualcuno interessato a costruire.
Aaron ha contribuito alla messa a punto dello standard RSS per consentire al flusso di informazioni e idee online – ciò che definiamo genericamente “contenuti” – di essere distribuite, intercettate e redistribuite [fonte].
Aaron ha creato l'architettura iniziale di CreativeCommons.org mettendo a punto una licenza che rimuove gli attriti nel riutilizzo di materiale protetto dal diritto d'autore [fonte].
Aaron ha ideato l'architettura iniziale della Open Library, un sistema di catalogazione libraria aperto al mondo [fonte].
Aaron ha svolto un ruolo importante nella crescita del movimento popolare che ha bloccato il SOPA, normativa che avrebbe rafforzato il potere dell'alleanza Hollywood-Washington, DC ai danni del web [fonte].
Aaron ha contribuito al successo di Reddit, sito oggi centrale nel sistema di condivisione della Rete per milioni di noi.
Aaron ha contribuito alla realizzazione del Markdown, il modo più semplice di scrivere pagine web in Html (lo uso per la maggior parte dei miei post) [fonte].
Aaron ha creato Infogami, software che ha reso facile per gli utenti finali creare siti web centrati sulla collaborazione e l'auto-espressione (poi acquistato da Reddit).
Aaron ha scritto web.py, da lui descritto come un «software libero di applicazioni web per Python. Facilita lo sviluppo di applicazioni web in Python gestendo in automatico molti dei passaggi relativi al web. Reddit, per esempio, è stato costruito così». (In questa intervista sentirete Aaron parlare anche del suo disgusto per il livello di misoginia del mondo tecnologico) [fonte].
Aaron ha fondato Demand Progress e ha contribuito al lancio del Progressive Change Campaign Committee, gruppi politici di base di taglio pionieristico.
Le testate mainstream sanno che il loro pubblico di non addetti ai lavori interpreterà il termine "hacker" nel suo significato negativo e distruttivo. Dobbiamo impegnarci affinché ciò non accada, non solo per il bene della memoria di Aaron, ma per far sì che il suo impegno venga celebrato, incoraggiato e portato avanti.