Post originale: Say Goodbye to Embarrassment, dal blog Raw Thought, 08/01/2006. Traduzione di Silvia Franchini.
Ho deciso di smettere di provare imbarazzo. Voglio dire addio a tutto quanto: la sensazione crescente del momento che si avvicina, rendersi conto che è quell'afflusso di sangue che ti arrossa le guance, quel fugace ma fortissimo desiderio di saltar fuori dalla tua pelle e poi, alla fine, quel sorrisone forzato che cerca di nascondere tutto. Certo, per un po' è stato divertente, ma credo che quella sensazione abbia smesso di essermi utile. È ora che l'imbarazzo sparisca.
Abbandonare un'emozione è sempre una decisione complicata. Ricordo quando un paio di anni fa decisi di dire addio alla rabbia. Certo, anche la rabbia ha i suoi momenti brillanti. Non hai vissuto davvero finché non hai sperimentato la gioia particolare di scagliare una sedia contro il pavimento – però è anche una perdita di tempo. Ogni volta che qualcuno si avvicina e ti dà una spinta, devi sbatterti per inseguirlo. E una volta che ci si fa prendere dalla rabbia è difficile smettere – chi è arrabbiato in realtà non vuole calmarsi, gode in un certo senso del fatto di essere arrabbiato. Così alla fine ho deciso di sbarazzarmene del tutto. E sapete una cosa? Non l'ho mai rimpianto.
Rammaricarsi per aver fatto qualcosa di sbagliato – ecco un'altra emozione interessante. Voglio dire, a cosa serve in pratica? «Non si piange sul latte versato», mi disse una volta mia madre vedendomi singhiozzare dopo aver versato il latte per terra mentre facevo colazione. «Suppongo sia così», risposi tra i singhiozzi, «anche se forse, le lacrime diluiranno il latte ed eviteranno che si appiccichi per terra…». Ma sbagliavo: il latte era rimasto comunque appiccicato. Ecco perché forse la prossima emozione ad andarsene sarà il rimpianto.
A dire il vero penso però che toccherà alla frustrazione. Non se ne parla granché, ma la frustrazione è davvero fastidiosa. Stai cercando di risolvere un problema difficile, ma non ci riesci. Invece di fermarti un attimo per pensare alla soluzione, ti fai prendere sempre più dalla frustrazione fino a quando inizi a saltare su e giù e fare a pezzi quel che ti capita a tiro. Così non solo perditempo a saltare, ma devi anche pagare i danni di quello che hai fracassato. È davvero una sconfitta totale.
Ma questa decisione sarà per la prossima volta. Oggi è il momento di buttare l'imbarazzo nel cestino delle emozioni disattivate, proprio come la rabbia. All'inizio ci vorrà un po' per abituarsi alla sua assenza – quando gli amici proveranno a prendermi in giro per qualcosa, probabilmente inizierò a reagire prima di rendermi conto non ce n'è affatto bisogno – ma sono sicuro che in breve tempo mi sembrerà normale. Anche se per questo sarò una persona meno normale.