La biblioteca senza libri

Excerpts from David Bell, La biblioteca senza libri, 2013, Quodlibet.

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Le nuove tecnologie non possono semplicemente sostituire le grandi biblioteche di oggi. Dopo tutto, le biblioteche non sono solo magazzini di libri. Le biblioteche sono comunità, sorgenti di conoscenza, luoghi dove vengono ospitate collezioni di libri costruite con amore, che hanno un valore molto più grande di quello dato dalla somma delle singole pagine stampate. Lo stesso spazio fisico delle biblioteche, specie quello di autentici templi del sapere come la NYPL, influenza sottilmente il modo in cui si scrive e si legge al loro interno. Ammesso ciò, è da pazzi pensare che le biblioteche, con l’avvento delle nuove tecnologie, possano rimanere uguali a se stesse.

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Molto più grande è il numero di lettori apprezza la copia fisica per le sue qualità estetiche: la sensazione tattile della carta, la chiara immagine delle lettere stampate sulla pagina, l’elegante rilegatura, la piacevole percezione del peso nella mano, il senso della storia racchiuso in una venerabile edizione che è passata per molte mani. Questo tipo di piacere però, per quanto reale e significativo, è sempre più difficile da giustificare economicamente, quando le risorse economiche diventano progressivamente più scarse.

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Secondo Anthony Marx, se il numero di libri richiesti nella sala di lettura principale è diminuito in modo consistente negli ultimi anni, è andato tuttavia aumentando il numero delle persone che la frequentano. Le biblioteche sono anche fonti di competenze fondamentali. I bibliotecari non si prendono solo cura delle raccolte di libri. Tra le altre cose consigliano i lettori, gestiscono gli schedari, sviluppano portali d’accesso per fonti elettroniche, organizzano programmi speciali e mostre, supervisionano collezioni particolari e prendono decisioni in merito agli acquisti. Il fatto che queste decisioni dipendano più dalla scelta di un database al quale iscriversi e meno dall’individuazione dei libri e delle riviste da comprare, non le rende di certo meno importanti.

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